Gli esercizi per il dolore femororotuleo sono appropriati?

Il dolore femororotuleo è un disturbo frequente che interessa individui con età e livelli di attività differenti, con una prevalenza del 20–25% nella popolazione attiva. È una condizione più frequente nelle femmine. L’esercizio, basato principalmente sul rinforzo dei muscoli di anca e ginocchio, è una componente fondamentale della gestione del PFP per ridurre il dolore e migliorare la funzionalità. Purtroppo, nonostante i benefici nel breve termine, la prognosi del PFP nel lungo termine continua ad essere scarsa, con oltre il 50% dei pazienti che continua a riferire sintomi persistenti o ricorrenti a distanza di anni dalla diagnosi iniziale.
L’eziologia del PFP è complessa, ma un fattore primario associato con una prognosi scarsa nel lungo termine è la mancanza di un consenso sul programma ottimale di esercizi. Una gestione ottimale del PFP dovrebbe includere un approccio con esercizi specifici e carico progressivo e ottimale, esponendo il paziente a condizioni come carico in appoggio monopodalico, rinforzo eccentrico dei muscoli di anca e perturbazioni esterne multiplanari, in particolare sul piano trasverso, che con probabilità maggiore interagiscono con la patomeccanica di questo disturbo.
La maggior parte degli esercizi inclusi negli RCT riflette un approccio isolato e riduttivo, con la maggior parte di questi eseguiti sul piano sagittale e in posizioni non in carico. Solo in pochi studi sono inclusi esercizi sul piano trasverso. Durante il cammino o la corsa, i muscoli dell’anca devono controllare rapidamente l’arto inferiore (50–200 ms), con un contributo fondamentale nel limitare una eccessiva rotazione interna di femore. La debolezza e/o il ritardo di attivazione dei muscoli di anca sono frequenti nel PFP e possono contribuire a una rotazione interna di femore eccessiva o non controllata nell’appoggio monopodalico. Di conseguenza, la gestione del PFP dovrebbe includere il rinforzo della muscolatura prossimale, con focus specifico su controllo neuromotorio, velocità di contrazione e carico eccentrico dei glutei e dei rotatori laterali di anca.
Sebbene il rinforzo muscolare concentrico in catena aperta rappresenti una fase importante della riabilitazione del PFP, gli esercizi dovrebbero progredire per mimare i compiti funzionali specifici. Questa mancanza di progressione potrebbe spiegare la frequente prognosi scarsa nel lungo termine in questo disturbo. Le strategie di trattamento dovrebbero includere esercizi più intensi per aumentare la potenza e con carico eccentrico in tutti i piani di movimento. Migliorare il controllo triplanare di anca e bacino è fondamentale per migliorare il controllo neuromotorio dei muscoli prossimali nei compiti funzionali e limitare il drop pelvico e l’eccessivo valgismo dinamico di ginocchio. È essenziale che la riabilitazione del PFP includa la rotazione di anca, dato che questo movimento riflette le forze di carico e può migliorare l’attività di muscoli importanti come il medio gluteo.
Una riabilitazione ottimale è basata sulla progressione, dove gli esercizi diventano gradualmente più impegnativi aggiungendo nuovi stimoli. Purtroppo, gli studi sul PFP comprendono spesso esercizi semplici e controllati (es. abduzione di anca sul fianco o rotazione esterna di anca in posizione seduta), dove il paziente si concentra principalmente su movimenti su un unico piano. Manipolando più variabili, come velocità, potenza e controllo neuromotorio (esercizi triplanari) la riabilitazione può essere più complessa, aumentando la probabilità di migliorare i deficit muscolari associati al PFP e l’allineamento dinamico dell’arto inferiore e riducendo il carico articolare femororotuleo.
Dischiavi SL, et al. Do exercises for patellofemoral pain reflect common injury mechanisms? A systematic review. J Sci Med Sport. 2021 Mar;24(3):229-240.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32978070/
Fisioterapista, MSc, OMPT
Passione Evidence-Based. Con la speranza di diventare un Fisioterapista migliore
https://samuelepassigli.wordpress.com/
https://orcid.org/0000-0003-2862-0116
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