Gestione non chirurgica delle rotture acute del tendine di Achille

Il tendine di Achille (TA) è uno dei tendini dove più frequentemente si verifica una rottura, con un’incidenza in aumento, probabilmente per la crescente partecipazione sportiva della popolazione. La gestione delle rotture acute del TA continua ad essere ancora molto discussa. La riparazione chirurgica è storicamente preferita rispetto la gestione non chirurgica per la percentuale inferiore di nuove lesioni, ma è associata fino al 34% dei casi a complicazioni.
L’obiettivo di questo studio prospettico è stato definire una strategia di trattamento standardizzata per la gestione non chirurgica delle rotture del TA con il protocollo Leicester Achilles Management Protocol (LAMP).
I 442 pazienti inclusi nello studio hanno indossato per 8 settimane un tutore funzionale (VACOped® boot), con il permesso di caricare immediatamente.

Alla rimozione del tutore dopo 8 settimane, è stato iniziato un programma di rinforzo muscolare, ripristino dell’escursione di movimento e recupero funzionale.

I pazienti sono stati valutati clinicamente (circonferenza del polpaccio e altezza dell’heel rise, confrontate con il controlaterale) a 6 e 12 mesi dopo l’infortunio e hanno compilato l’Achilles Tendon Rupture Score (ATRS) (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/17158277/ e https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27139231/). Sono state registrate eventuali complicazioni, come nuove rotture ed eventi tromboembolici venosi.
I risultati dello studio hanno mostrato episodi sintomatici di eventi tromboembolici in 26 pazienti (6%). Di questi, 7 casi erano già stati identificati alla presentazione iniziale, dopo l’infortunio e prima del protocollo LAMP. La percentuale di complicazioni nella riparazione chirurgica a cielo aperto delle rotture del TA è riportata fino al 40%. La chirurgia mini invasiva ha diminuito questa percentuale, ma continua a presentare rischi di lesioni nervose, infezioni e problemi associati all’anestesia.
Durante il periodo di studio, sono state registrate 9 nuove lesioni (2%) del TA.
L’ATRS a 12 o più mesi è stata disponibile in 234 pazienti (53%) (81% maschi e 19% femmine, età media 50 anni). Il punteggio medio per l’ATRS è stato 75.5 punti (follow up medio a 23 mesi post infortunio). I maschi hanno mostrato un punteggio significativamente maggiore rispetto alle femmine. Nella riparazione chirurgica percutanea, i punteggi dell’ATRS sono compresi tra 84 e 89. Dato che per questa misura di outcome non è stata definita una differenza minima clinicamente importante, in assenza di RCT non è chiaro se la riparazione chirurgica percutanea garantisce un miglioramento funzionale superiore alla gestione non chirurgica.
101 pazienti sono stati valutati clinicamente a 12 o più mesi dopo l’infortunio mostrando buoni risultati funzionali. Sono state evidenziate differenze significative nella circonferenza del polpaccio (38.3 cm nell’arto infortunato e 39.2 cm nel controlaterale) e nell’altezza dell’heel rise (8.5 cm nell’arto infortunato e 11.01 cm nel controlaterale), senza differenze significative tra maschi e femmine. Queste differenze, oltre ad essere minime, non sono state correlate con i punteggi dell’ATRS e, di conseguenza, potrebbero essere non clinicamente rilevanti. I risultati funzionali sono stati migliori nei pazienti gestiti da fisioterapisti.
Aujla RS, et al. Non-operative functional treatment for acute Achilles tendon ruptures: The Leicester Achilles Management Protocol (LAMP). Injury. 2019 Apr;50(4):995-999.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30898390/
Fisioterapista, MSc, OMPT
Passione Evidence-Based. Con la speranza di diventare un Fisioterapista migliore
https://samuelepassigli.wordpress.com/
https://orcid.org/0000-0003-2862-0116
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