Volume di allenamento e dolore di spalla nei nuotatori

Gli infortuni nei nuotatori sono conseguenti in genere a sollecitazioni e microtraumi ripetuti. Questo dato non è sorprendente considerato il volume di allenamento al quale molti nuotatori sono esposti.
Durante la loro carriera, i nuotatori si allenano dai 5 ai 7 giorni alla settimana e, in alcuni casi, con 2 sessioni al giorno. Questa esposizione eccessiva è stata associata al sovraccarico e a un aumento del rischio di infortunio. In particolare, il dolore di spalla è molto frequente, con una prevalenza fino al 91% e causa principale di assenza dagli allenamenti.

L’obiettivo di questa revisione sistematica è stato indagare l’associazione tra il volume di allenamento e il dolore di spalla nei nuotatori.

Sono stati inclusi 12 studi (1460 participanti). 2 studi hanno indagato giovani nuotatori agonisti, 4 hanno incluso adolescenti, 7 nuotatori adulti e 3 nuotatori master.
Il volume di allenamento variava tra 6.64 ± 2.17 e 12.23 ± 0.15 ore/settimana nei soggetti più giovani, 12.31 ± 0.21 e 17.27 ± 5.25 ore/settimana negli adolescenti, 8.75 ± 1.36 e 26.8 ± 4.8 ore/settimana negli adulti e 3.78 ± 1.70 e 8.10 ± 5.10 ore/settimana nei nuotatori master.

La percentuale maggiore di dolore di spalla è stata evidenziata nei nuotatori adolescenti (91.3%) e una prevalenza fino al 20.0%, 70.3% e 19.4% è stata riportata rispettivamente nei giovani, negli adulti e nei master.

Negli adolescenti e nei giovani adulti, i nuotatori sono esposti a volumi maggiori di allenamento. Il volume di allenamento (numero di sessioni e distanza per sessione) aumenta dai nuotatori più giovani, agli adolescenti e agli adulti, probabilmente per l’aumento del livello competitivo. I nuotatori agonisti più giovani hanno un volume di allenamento minore e, probabilmente, sono di conseguenza meno a rischio di sovraccaricare le strutture della spalla. Ma, durante l’adolescenza, sono esposti a un volume maggiore di allenamento per il maggiore livello competitivo; i carichi maggiori e i cambiamenti di carico potrebbero essere responsabili del rischio maggiore di infortunio.
Nonostante carichi simili o maggiori, i risultati negli adulti sono differenti, probabilmente perché nei nuotatori in questa fascia di età si è creato un adattamento positivo al carico, a differenza degli adolescenti che potrebbero non essere in grado di gestire il rapido aumento delle sollecitazioni in strutture non ancora completamente maturate.
Gli atleti più giovani, inoltre, devo sopportare una pressione maggiore per essere competitivi e spesso spingere gli allenamenti al limite per ottimizzare la performance. Questo comportamento può influenzare anche l’atteggiamento dell’atleta nei confronti del dolore; infatti, l’85% dei nuotatori adolescenti agonisti crede che un dolore moderato di spalla sia normale e che deve essere tollerato per allenarsi e competere con successo. Continuare ad allenarsi con dolore può portare ad adattamenti nel controllo motorio e neuromuscolari, aumentando ulteriormente il rischio di infortunio. Questa ipotesi potrebbe spiegare ulteriormente il fatto che i volumi di allenamento sono simili negli adolescenti e negli adulti, ma il tasso di dolore alla spalla più frequente negli adolescenti.

Riassumendo, un volume eccessivo di allenamento nella fase di transizione all’adolescenza può aumentare il rischio di infortunio. Un aumento graduale dei carichi potrebbe permettere all’atleta di essere più protetto dai sovraccarichi nei periodi successivi di maggiore allenamento.
Sebbene non sia possibile da questi risultati l’effetto protettivo del cross-training, gli allenatori dovrebbero incoraggiare la partecipazione anche in altre discipline sportive.
Inoltre, gli atleti dovrebbero essere educati alla relazione tra sollecitazioni e gestione del carico per ridurre il rischio di infortunio.

Feijen S, Tate A, Kuppens K, Claes A, Struyf F. Swim-Training Volume and Shoulder Pain Across the Life Span of the Competitive Swimmer: A Systematic Review. J Athl Train. 2020;55(1):32–41.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31935141/

Se hai domande, suggerimenti o riferimenti a studi scientifici interessanti, condividili qui!