Soglia di asimmetria nei test di screening ed effetti sulla performance del salto nei calciatori professionisti

Negli sport come il calcio è frequente riscontrare squilibri tra gli arti inferiori. I giocatori sono esposti ad alti volumi di allenamento dove spesso si eseguono movimenti che richiedono un lavoro predominante di un lato. Molti gesti atletici del calcio vengono allenati attraverso movimenti asimmetrici e unilaterali in base alle caratteristiche dell’atleta (cambi di direzione, tiro, etc.).

Dopo un lungo infortunio, una differenza <10% nell’esecuzione dei test di salto è suggerita come criterio per ridurre il rischio di recidive dopo la ricostruzione del legamento crociato anteriore. L’utilizzo di questi valori soglia, scelti in maniera arbitraria, dovrebbe essere interpretato con cautela. Prima di iniziare trattamenti con lo scopo di ridurre tali differenze tra i due arti, il clinico dovrebbe capire quali siano i livelli “normali” di asimmetria per quel determinato atleta.

L’obiettivo dello studio è stato valutare eventuali asimmetrie nei test di screening comunemente utilizzati. L’obiettivo secondario è stato esaminare i valori di asimmetria e valutarne gli effetti sulle performance di salto.

Capire se determinate asimmetrie riscontrate attraverso test di screening sono associate a riduzione delle prestazioni atletiche permetterebbe di identificare i fattori che riducono le performance di salto.

Sono stati valutati 203 calciatori professionisti. È stata valutata l’escursione di movimento (ROM) dell’anca, della caviglia e la flessibilità degli hamstring attraverso il test di estensione passiva del ginocchio. La forza del quadricipite e degli hamstring è stata valutata attraverso test isocinetico, per gli hamstring è stata effettuata anche una misurazione del Nordic hamstring curl attraverso NordBoard. La forza eccentrica degli adduttori e degli abduttori è stata valutata attraverso un dinamometro manuale. Le performance nei salti sono state valutate attraverso il salto monopodalico con contromovimento (SLCMJ), il salto bilaterale con contromovimento e tramite il test del salto monopodalico in 10 secondi.

Sono state identificate asimmetrie in base al ruolo di gioco: gli attaccanti mostravano una maggiore asimmetria nella forza concentrica del quadricipite e nella forza eccentrica degli abduttori dell’anca. Questo potrebbe rappresentare un adattamento specifico dovuto al ruolo, allenato per svolgere azioni ad alta intensità e di minor durata rispetto alle altre posizioni di gioco. Esiste un’ampia variabilità di asimmetrie tra i comuni test di screening e le diverse performance di salto nei giocatori di calcio professionisti. Solo il gruppo di chi presentava valori di asimmetrie maggiori nella forza del quadricipite e degli hamstring evidenziava prestazioni peggiori nel SLCMJ e nei 10 secondi di salto. Le asimmetrie nel ROM e nella forza dell’anca non sembravano influenzare nessuna performance nei test di salto effettuati.

L’utilizzo di criteri per determinare un ritorno allo sport sicuro non dovrebbe essere limitato ad un singolo valore arbitrario di asimmetria applicato a più compiti funzionali. Prima di fornire raccomandazioni cliniche riguardanti una soglia accettabile, è necessaria una comprensione più chiara delle normali asimmetria degli sportivi. Esiste un’ampia variabilità tra le varie asimmetrie riscontrate nei test di screening e le differenti prestazioni atletiche.

Ogni test dovrebbe essere esaminato separatamente per identificare un’asimmetria anormale, in base al tipo di atleta e all’attività svolta.

Stabilire linee guida più chiare aiuterebbe i professionisti a prendere decisioni più efficaci basate sull’evidenza in modo da programmare eventuali training mirati ai deficit tra i due arti.

In sintesi:
– Esiste una grande variabilità nelle soglie di asimmetria nei diversi test di screening nei giocatori di calcio professionisti e solo asimmetrie molto ampie nella forza sembravano influenzare alcune prestazioni di salto.
– È probabile che non sia possibile applicare una singola soglia di asimmetria valida per tutti gli atleti. Dovrebbero essere stabiliti specifici valori riguardo al tipo di valutazione. L’enfasi maggiore dovrebbe essere nel ridurre al minimo le asimmetrie nella forza.
– L’obiettivo era quello di valutare eventuali asimmetrie riscontrate nei test di screening con solo alcune prestazioni specifiche dello sport, ma non sono stati studiati compiti importanti come gli sprint e i cambi di direzione.

Read PJ, McAuliffe S, Bishop C, Oliver JL, Graham-Smith P, Farooq MA. Asymmetry Thresholds for Common Screening Tests and Their Effects on Jump Performance in Professional Soccer Players. J Athl Train. 2020 Dec 2;56(1):46–53.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33264407/

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