Salute ossea nei ciclisti e nei runner professionisti

Le attività in carico sono benefiche per il sistema scheletrico. La relazione tra assorbimento e rimodellamento osseo dipende sostanzialmente dalle sollecitazioni applicate allo scheletro e dall’alimentazione (disponibilità energetica).

Le attività non in carico, come il nuoto e il ciclismo, non favoriscono un miglioramento della massa ossea. È stata mostrata un’elevata prevalenza di una bassa densità ossea (BMD) nei ciclisti professionisti. Alcuni studi hanno mostrato una ridotta BMD anche nei runner professionisti, nonostante la partecipazione a uno sport in carico.

L’obiettivo primario di questo studio è stato confrontare il BMD totale, della colonna lombare e del collo del femore in ciclisti e runner professionisti norvegesi e identificare i casi di basso BMD.

Sono stati inclusi nello studio 40 atleti (19 femmine e 21 maschi, età 18-35 anni). Un basso BMD è stato definito come uno Z-score ≤−1 e la presenza di osteoporosi come uno Z-score ≤−2, con rischio clinico di frattura, come raccomandato dall’American College of Sports Medicine per la valutazione della salute ossea negli atleti, dato che gli atleti hanno in genere un BMD maggiore rispetto alla popolazione generale.

I risultati dello studio hanno mostrato che i ciclisti, confrontati con i runner, avevano un BMD più basso in tutte le misurazioni. Questi dati estendono i risultati di studi precedenti effettuati in UK e USA:

Stewart AD, Hannan J. Total and regional bone density in male runners, cyclists, and controls. Med Sci Sports Exerc. 2000 Aug;32(8):1373-7.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10949001

Beshgetoor D, Nichols JF, Rego I. Effect of training mode and calcium intake on bone mineral density in female master cyclist, runners, and non-athletes. Int J Sport Nutr Exerc Metab. 2000 Sep;10(3):290-301.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10997953

Rector RS, Rogers R, Ruebel M, Hinton PS. Participation in road cycling vs running is associated with lower bone mineral density in men. Metabolism. 2008 Feb;57(2):226-32.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18191053

Più della metà dei ciclisti aveva un Z-scores ≤−1, nonostante l’integrazione di un training di forza per gli arti inferiori. Probabilmente il volume di allenamento in bici, quindi non in carico, ha attenuato l’effetto osteogenico determinato dal training di forza, spesso effettuato solo per 2-4 mesi nel periodo invernale prima dell’inizio della stagione. Interessante, il basso BMD non era presente solo nelle femmine. Di contro, nessun runner presentava un basso BMD. La differenza osservata nel BMD tra runner e ciclisti potrebbe essere attribuita alle differenti sollecitazioni applicate allo scheletro dalla forza di gravità.

La prevalenza di fratture da osteoporosi in età avanzata nei ciclisti professionisti e l’eventuale associazione tra un basso BMD (Z-score ≤−1) e un aumento del rischio di fratture in questa popolazione non sono conosciute. Ciò che la ricerca ha mostrato è che i ciclisti professionisti hanno livelli di BMD più bassi anche durante l’adolescenza, se confrontati con coetanei attivi. Sebbene uno Z-score ≤−1 non può essere considerato una patologia, le evidenze indicano di monitorare con attenzione i ciclisti con un basso BMD e di considerare strategie per aumentare il BMD in questa popolazione.

Klomsten Andersen O, Clarsen B, Garthe I, Mørland M, Stensrud T. Bone health in elite Norwegian endurance cyclists and runners: a cross-sectional study. BMJ Open Sport Exerc Med. 2018 Dec 27;4(1):e000449.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30687513

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