Ruolo dei muscoli intrinseci del piede

L’arco longitudinale mediale (LA) è una caratteristica strutturale e funzionale che distingue i piedi umani da quelli di altri primati. Il LA rinforza il piede, permettendo l’applicazione di forze propulsive rispetto al suolo, facilitando il cammino e la corsa. Possiede la capacità di assorbire e rilasciare l’energia durante il contatto al suolo, funzione “a molla” che rappresenta un’importante strategia di risparmio energetico durante la corsa. La fascia plantare è stata spesso considerata la struttura più importante per il supporto del LA. Inoltre, evidenze recenti hanno mostrato che anche i muscoli intrinseci del piede (PIM), attivi durante il contatto al suolo nel cammino e nella corsa, contribuiscono al controllo della deformazione di questa struttura.

L’obiettivo di questo studio è stato valutare l’importanza dei PIM 1) nel supportare il LA e 2) nella generazione della forza propulsiva durante il cammino e la corsa.

Sono stati eseguiti due esperimenti utilizzando un blocco del nervo tibiale posteriore per prevenire l’attivazione dei PIM. Nel primo, è stata valutata la deformazione del LA, durante l’applicazione di un carico controllato all’arto inferiore (da 0.5 e 2.5 il peso corporeo), con e senza un blocco del nervo tibiale posteriore.

Esperimento 1.

Nel secondo esperimento, è stata valutata la deformazione del LA nella fase di appoggio e la rigidità del piede durante la fase propulsiva, con e senza un blocco del nervo tibiale posteriore, durante il cammino e la corsa su treadmill.

I risultati dello studio hanno mostrato che l’assorbimento elastico dell’energia da parte del LA è supportato solo in minima parte dalla contrazione dei PIM. Durante il cammino e la corsa, il blocco nervoso non ha determinato alcun effetto sulla deformazione del LA. Comunque, senza la contrazione di questi muscoli, la rigidità del piede durante la fase di spinta è limitata e, di conseguenza, la capacità di generare una forza propulsiva è ridotta.

Questi risultati modificano in modo importante le conoscenze sul significato funzionale dei PIM e sulla biomeccanica del piede durante il cammino e la corsa (https://www.fisiobrain.com/sistema-core-del-piede/). È possibile ipotizzare che il carico esterno sia supportato principalmente dalle strutture passive, come la fascia plantare. La fascia plantare, insieme ad altre strutture legamentose del piede, è in grado di assorbire e rilasciare in modo elastico l’energia, con un costo metabolico minore.

Il blocco nervoso influenza i feedback sensoriali dalla superficie plantare del piede, ma studi precedenti non hanno mostrato effetti di queste alterazioni sullo schema del passo o sull’equilibrio. Di conseguenza, è improbabile che i risultati osservati in questo studio siano associati a feedback sensoriali alterati. Comunque, è possibile che il ridotto contributo dei PIM sia stato compensato da un aumento di attivazione dei muscoli estrinseci del piede (es. tibiale posteriore).

In conclusione, i PIM contribuiscono attivamente a stabilizzare le articolazioni metatarsofalengee nella fase terminale di appoggio durante il cammino e la corsa, per assistere la propulsione. Comunque, questi muscoli non hanno un ruolo significativo nel limitare la deformazione del LA durante la fase di appoggio, funzione che può essere principalmente attribuita ad altre strutture, come la fascia plantare.

Farris DJ, Kelly LA, Cresswell AG, Lichtwark GA. The functional importance of human foot muscles for bipedal locomotion. Proc Natl Acad Sci U S A. 2019 Jan 29;116(5):1645-1650.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30655349

Lascia un commento

Se hai osservazioni, suggerimenti o link a studi scientifici sull'argomento, condividili con noi!