Rischio di infortunio nel calcio su terreno sintetico versus terreno in erba naturale

I terreni sintetici da calcio di terza generazione, definiti ufficialmente “football turf” da FIFA e UEFA, sono stati introdotti alla fine degli anni 90. Nonostante l’erba naturale sia la superficie tradizionale per le partite e gli allenamenti di calcio, le condizioni climatiche spesso difficoltose, i costi di gestione e le esperienze preliminari positive hanno incoraggiato la FIFA ad autorizzare partite internazionali sulle nuove superfici.

L’obiettivo di questo studio prospettico, basato un un protocollo di raccolta dati validato da FIFA e UEFA, è stato indagare il rischio di infortunio in calciatori professionisti associato al terreno sintetico rispetto al terreno in erba naturale. I pochi studi precedenti, con evidenti limitazioni metodologiche, hanno riportato una maggiore incidenza di infortuni sui terreni sintetici di prima e seconda generazione, dovuti principalmente a rimbalzi e scorrimento dalla palla irregolari.

Gli outcome indagati sono stati l’incidenza generale degli infortuni durante gli allenamenti e le competizioni, la gravità degli infortuni e l’incidenza dei vari infortuni.

Sono stati registrati dagli staff sanitari 775 infortuni (che hanno impedito al giocatore di partecipare alle attività della squadra), di cui 455 (59%) traumatici e 320 (41%) da overuse, senza differenze statisticamente significative nell’incidenza generale tra le superfici, durante gli allenamenti o le competizioni. Le lesioni legamentose, le contusioni e le lesioni muscolari sono stati gli infortuni traumatici più comuni. L’analisi dei risultati ha evidenziato un rischio maggiore di distorsione di caviglia, soprattutto durante le competizioni, e un rischio minore di lesioni muscolari sulla superficie sintetica, anche se questi dati devono essere analizzati con cautela per poichè riferiti a sottogruppi con un numero limitato di soggetti. L’incidenza maggiore di infortuni durante le competizioni è stata registrata all’inizio e alla fine dell’anno, con un picco ulteriore a settembre, probabilmente per l’influenza delle condizioni climatiche sui terreni di gioco, sintetici e naturali.

Da un punto di vista sanitario, non sembrano esserci controindicazioni all’aumento dell’utilizzo delle superfici sintetiche, anche se sono necessari studi ulteriori.

Christian Lorenzini – Fisioterapista, SPT
Samuele Passigli – Fisioterapista, OMT

Ekstrand J, Timpka T, Hägglund M. Risk of injury in elite football played on artificial turf versus natural grass: a prospective two-cohort study. Br J Sports Med. 2006 Dec;40(12):975-80.
Free PMC article: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2577464/

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