Riabilitazione dopo artroscopia di anca e riparazione del labbro acetabolare
Le lesioni o la degenerazione del labbro acetabolare occorrono comunemente come conseguenza di un conflitto femoro-acetabolare (FAI). Il FAI è generalmente classificato in tipo Cam (più frequente nei maschi), tipo Pincer (più frequente nelle femmine) o misto. Le lesioni labrali occorrono più frequentemente nel quadrante anteriore poiché la regione anteriore ha una vascolarizzazione minore (con conseguenti scarsi fenomeni riparativi), è meccanicamente più debole ed è sottoposta a carichi e forze di taglio maggiori rispetto alle altre regioni del labbro.
L’artroscopia per il FAI e le lesioni labrali è divenuta una procedura molto diffusa tra gli atleti, ma esiste ancora un gap tra le nuove tecniche chirurgiche e i progressi nelle abilità diagnostiche e la riabilitazione degli atleti dopo artroscopia di anca. La riabilitazione di questi atleti può essere complessa e richiede un approccio sistematico per garantire un ritorno all’attività sportiva.
La maggior parte degli approcci proposti descrive un processo riabilitativo in quattro fasi successive. Gli obiettivi della prima fase (4-6 settimane) sono proteggere il tessuto riparato, controllare il dolore e l’infiammazione, recuperare il ROM e il controllo neuromuscolare. Gli obiettivi della seconda fase (2-4 settimane) sono proteggere il tessuto riparato, recuperare il ROM, ripristinare un corretto schema del passo e incrementare la forza muscolare. Gli obiettivi della terza fase (2-8 settimane) sono recuperare l’endurance e la forza muscolare, migliorare la resistenza cardiovascolare e ottimizzare in controllo neuromuscolare, l’equilibrio e la propriocezione. L’obiettivo della quarta fase è il ritorno all’attività sportiva e alla competizione.
È fondamentale per il clinico capire che ciascuna fase del processo riabilitativo è costruita sulla precedente, in modo da permettere una progressione sicura. Le prime fasi della riabilitazione dovrebbero enfatizzare il recupero del ROM passivo per prevenire la formazione di processi aderenziali intra-articolari e un selettivo rinforzo muscolare per un graduale recupero del controllo neuromuscolare. Le ultime fasi dovrebbero enfatizzare il controllo muscolare dinamico e la preparazione per l’attività sportiva specifica.
Cheatham SW, Kolber MJ. Rehabilitation after hip arthroscopy and labral repair in a high school football athlete. Int J Sports Phys Ther. 2012 Apr;7(2):173-84.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3325633/
Fisioterapista, MSc, OMPT
Passione Evidence-Based. Con la speranza di diventare un Fisioterapista migliore
https://samuelepassigli.wordpress.com/
https://orcid.org/0000-0003-2862-0116
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