Efficacia delle tecniche neurodinamiche nella gestione dei disturbi muscoloscheletrici cervicali  con sintomi correlati al nervo

Il dolore cervicale (neck pain – NP) è un sintomo altamente prevalente nella società moderna e causa livelli considerevoli di disabilità, con costi sempre crescenti e tra i più alti a carico dei sistemi sanitari. Da notare che basso reddito, scarse condizioni lavorative o esperienza di malattia mentale sono associate con un rischio maggiore di sviluppare NP, che in molti casi può diventare cronico. Spesso i casi acuti di NP si risolvono spontaneamente dopo un certo periodo di tempo, con un effetto solamente limitato da parte dei trattamenti. Comorbidità muscoloscheletriche, genere femminile, storia di trauma e bassi livelli di educazione sono stati associati a prognosi scarsa.

In alcuni casi NP si può presentare con una varietà di sintomi correlati al tessuto neurale, come dolore irradiato, meccanosensibilità aumentata, sensibilità alterata o altri segni neurologici. I pazienti con dolore neuropatico hanno mostrato maggiore intensità di dolore alla baseline e, inoltre, l’intensità del dolore è correlata con il rischio di cronicizzazione del dolore al follow up a 6 mesi. Sono dunque di fondamentale importanza tecniche efficaci per gestire i sintomi di dolore correlato al tessuto neurale per prevenire la cronicizzazione del dolore.

Nel trattamento di soggetti con sintomi correlati al tessuto neurale, spesso i fisioterapisti usano tecniche di terapia manuale basate sulla mobilizzazione neurale (NM), un approccio a dolore e meccanosensibilità che permette di agire meccanicamente sul tessuto neurale e le aree che lo circondano. In genere vengono utilizzate due tipi di tecniche: slider e tensioner. Le prime consistono in movimenti oscillatori con applicazione di tensione a una estremità del nervo lasciando l’altra libera, particolarmente adatte alle fase precoci del disturbo, in cui predomina l’irritazione e sono indicate tecniche meno aggressive. Al contrario, le tecniche di tensioner generano tensione su entrambe le estremità del nervo simultaneamente, con l’obiettivo di recuperare la capacità del nervo  di supportare i movimenti richiesti dal tensionamento delle strutture circostanti.

Sebbene le tecniche NM abbiano dimostrato stimolare effetti neurofisiologici, come ridotto edema intraneurale, aumentata ossigenazione del nervo e ridotto dolore ischemico, non esistono revisioni sugli effetti delle tecniche NM su diverse importanti misure di outcome nei pazienti con disturbi cervicali e sintomi correlati al tessuto neurale. Quindi l’obiettivo di questa revisione sistematica con metanalisi è stato valutare l’efficacia delle tecniche NM nel trattamento di questi pazienti.

Le tecniche utilizzate negli studi inclusi consistevano in tecniche non invasive focalizzate sulla mobilizzazione del tessuto neurale, applicate come slider, tensioner o glide cervicali, isolate o in combinazione con altri trattamenti (cure abituali, fisioterapia convenzionale come esercizi, terapia manuale, educazione, ecc.). Le misure di outcome utilizzate erano intensità del dolore, disabilità, funzionalità percepita, ROM cervicale e meccanosensibilità (valutata attraverso il ROM dell’arto superiore).

Sono stati inclusi nello studio 22 articoli, di cui 21 RCT, per un totale di 978 partecipanti (in maggioranza donne, di età compresa tra 25 e 68 anni), con dolore cervicobrachiale o radicolopatia cervicale, intensità del dolore nell’area del collo da media a severa, che irradiava sull’arto superiore, presente da 2 settimane fino a più di 6 mesi.

I risultati dello studio hanno mostrato che l’uso di NM fornisce un sollievo più efficace dal dolore solo se combinato con trattamenti fisioterapici convenzionali. I confronti diretti di sole NM con altri trattamenti non hanno prodotto risultati migliori per NM. NM degli arti superiori ha prodotto maggiori effetti benefici sull’intensità del dolore rispetto al glide laterale cervicale. Gli autori hanno rilevato che NM ha mostrato un miglioramento maggiore nella disabilità del collo e nella meccanosensibilità rispetto ad altri trattamenti, anche se NM era meno efficace di altri trattamenti per quanto riguarda la disabilità dell’arto superiore e l’intensità del dolore al braccio. Gli effetti di NM sull’intensità del dolore al collo e sul range di movimento cervicale non differivano da quelli di altri trattamenti. Rispetto a nessun intervento, NM ha mostrato effetti da moderati a estremamente forti sul range di movimento della rotazione cervicale e su disabilità e funzionalità di collo e arti superiori negli studi esaminati.

I risultati di questo studio indicano che NM è un trattamento efficace per ridurre l’intensità del dolore nei pazienti con dolore cervicale muscoloscheletrico correlato con il tessuto neurale, anche se a parte i suoi effetti sulla meccanosensibilità e sulla disabilità del collo, la sua efficacia non era superiore ai trattamenti standard su diversi outcome. Tra questo tipo di tecniche, NM degli arti superiori sembra essere il trattamento di scelta. Rispetto a nessun intervento, NM è risultata efficace nel migliorare il range di movimento della rotazione cervicale, la disabilità e la funzionalità, tuttavia non si può escludere il ruolo delle aspettative del paziente in questi risultati. Infine, secondo gli autori va sottolineato che tutti i risultati devono essere presi con grande cautela a causa delle debolezze metodologiche di alcuni degli studi inclusi in questa revisione.

Varangot-Reille C, Cuenca-Martínez F, Arribas-Romano A, Bertoletti-Rodríguez R, Gutiérrez-Martín Á, Mateo-Perrino F, Suso-Martí L, Blanco-Díaz M, Calatayud J, Casaña J. Effectiveness of Neural Mobilisation Techniques in the Management of Musculoskeletal Neck Disorders with Nerve-Related Symptoms: A Systematic Review and Meta-Analysis with a Mapping Report. Pain Med. 2021 Oct 11:pnab300.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34633462/

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