Efficacia della mobilizzazione dell’astragalo e del perone distale nella gestione della distorsione laterale di caviglia

L’incidenza delle distorsioni laterali di caviglia (LAS) nel calcio rappresenta il 17% di tutte le lesioni traumatiche. È stato stimato che, a distanza di sei mesi, una percentuale superiore al 45% dei calciatori che subiscono un LAS continua a presentare segni e sintomi lievi quali rigidità, dolore, gonfiore e instabilità.

La mobilizzazione con movimento (MWM) del perone distale (abbinata o meno a tape) in direzione anteroposteriore e la mobilizzazione dell’astragalo sono tecniche ampiamente utilizzate nel trattamento del LAS. Questo studio controllato randomizzato in doppio cieco si è proposto di indagare l’efficacia relativa a breve e a lungo termine di queste tecniche.

Quarantacinque calciatori dilettanti con distorsione laterale acuta di caviglia (<72 ore, con radiografie negative per frattura) sono stati suddivisi in maniera casuale e randomizzata in tre gruppi: 1) gruppo MWM; 2) gruppo MWM con tape; 3) gruppo mobilizzazione anteroposteriore dell’astragalo (MOB).

Tutti i partecipanti hanno effettuato 6 sedute della terapia stabilita (3 a settimana entro le prime 2 settimane) in aggiunta a consigli generali, protocollo RICE, 20 minuti di stimolazione nervosa elettrica transcutanea a 80-100 Hz (TENS), massaggio drenante ed esercizi propriocettivi; alla fine delle sei sedute, il paziente effettuava altre due sedute unicamente di educazione ed esercizi propriocettivi.

Video della tecnica MWM del perone distale
Video della tecnica di mobilizzazione anteroposteriore dell’astragalo
Bendaggio con tape anelastico di posteriorizzazione del malleolo laterale con tape anelastico

La tecnica di mobilizzazione dell’astragalo è stata somministrata con 3 set da 60 movimenti in direzione anteroposteriore intervallata da 10 secondi di pausa tra ciascuna serie. Le tecniche MWM sono state somministrate effettuando 3 serie da 10 movimenti ciascuna. I 3 tre gruppi sono stati valutati in cieco dopo 2, 5, 12 e 52 settimane utilizzando come misura di outcome primaria il questionario Foot and Ankle Ability Measure (FAAM) e la Global Impression of Improvement Scale (PGI-I), mentre come outocome secondari sono stati utilizzati la scala VAS per il dolore, la soglia del dolore alla pressione, il ROM della caviglia in tutti i piani di movimento, il gonfiore articolare e la forza muscolare degli eversori.

Dopo le prime 2 settimane i partecipanti del gruppo MOB hanno evidenziato un punteggio più alto della FAAM e della PGI-I rispetto agli altri due gruppi. A 5 settimane i partecipanti che hanno ricevuto MWM e MWM con tape hanno ottenuto punteggi maggiori alla sottoscala FAAM ADL rispetto a quelli del gruppo MOB. A 12 e 52 settimane i pazienti che hanno ricevuto MWM o MWM con tape presentavano gli stessi risultati rispetto al gruppo MOB, ma migliori nei punteggi della scala FAAM; nessuna differenza tra i 3 gruppi è stata osservata per la PGI-I e per gli outcome secondari. Interessante notare che, come evidenziato dagli stessi autori, i pazienti che dopo una tecnica MWM rispondevano positivamente in termini di riduzione del dolore in prima seduta, erano gli stessi che anche nel lungo termine ottenevano un miglior recupero.

Tutti i risultati dello studio non hanno raggiunto la significatività statistica, probabilmente a causa del campione esiguo, tuttavia le indicazioni che ci fornisce possono essere utili alla nostra pratica clinica. Questo RCT è stato condotto con una buona metodologia, ma presenta alcuni limiti quali la quasi totale assenza di donne all’interno del campione e la sola presenza di calciatori, per cui i risultati potrebbero essere poco generalizzabili ad altri atleti o a soggetti non sportivi. Inoltre 5 pazienti non si sono presentati al follow up a 12 settimane e 9 a quello successivo. Il numero di sedute prefissato è stato definito a priori e probabilmente in alcuni casi un numero maggiore di sedute avrebbe potuto portare ulteriori benefici all’atleta, anche nel lungo termine.

In conclusione non sembrano esserci differenze di efficacia nelle attività della vita quotidiana (ADL) nel breve termine tra i trattamenti proposti, ma la mobilizzazione dell’astragalo risulta lievemente migliore per l’attività sportiva rispetto alle MWM.  Nel lungo termine le mobilizzazioni con movimento del perone sembrano più efficaci per le ADL e per la performance sportiva; l’aggiunta del tape di correzione al perone non fornisce ulteriori benefici rispetto alle sole MWM.

Izaola-Azkona L, Vicenzino B, Olabarrieta-Eguia I, Saez M, Lascurain-Aguirrebeña I. Effectiveness of Mobilization of the Talus and Distal Fibula in the Management of Acute Lateral Ankle Sprain. Phys Ther. 2021 Apr 20:pzab111.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33877325/

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