Efficacia della fisioterapia su intensità, frequenza e durata della cefalea e sulla qualità della vita nei pazienti con cefalea di tipo tensivo

Per la gestione della fase acuta e la riduzione della frequenza della cefalea possono essere usati approcci farmacologici e non farmacologici. Tra questi ultimi, un trattamento comunemente usato per la cefalea di tipo tensivo (TTH) è la fisioterapia, che comprende esercizi, stimolazione elettrica, massaggio, mobilizzazioni articolari, terapia dei trigger point e molto altro. La maggior parte di questi interventi però non è stata valutata a fondo riguardo all’efficacia, quindi nelle linee guida cliniche è presente solo una debole raccomandazione sul loro utilizzo.

Diverse revisioni e meta-analisi hanno confermato un’efficacia generale della fisioterapia nei pazienti con TTH, tuttavia non è mai stata tentata una valutazione dell’intervento fisioterapico più efficace utilizzando la network meta-analisi (NMA), che fornisce vantaggi come il miglioramento della precisione, la capacità di confrontare trattamenti che non sono stati confrontati direttamente e il confronto quantitativo di più di due trattamenti. Lo scopo di questa revisione è stato di valutare l’efficacia degli interventi fisioterapici su intensità, frequenza e durata del mal di testa, nonché sulla qualità della vita dei pazienti con TTH utilizzando una NMA.

Sono stati inclusi nella sintesi qualitativa 20 studi, di cui 15 nella NMA, che hanno esaminato l’effetto degli interventi di fisioterapia su soggetti con età maggiore di 18 anni e diagnosi di TTH secondo i criteri del l’International Classification of Headache Disorders (ICHD-3). Gli interventi di fisioterapia consistevano in crioterapia, stimolazione elettrica transcutanea (TENS), terapia dei frigger Point, tecniche dirette ai tessuti molli e varie tecniche di mobilizzazione e manipolazione articolare. Le misure di outcome utilizzate sono state intensità del dolore alla scala visuoanalogica (VAS), numeric rating scale (NRS), verbal rating scale o indice di severità a 3 punti del Headache Disability Inventory (HDI), frequenza del mal di testa misurata con diario del mal di testa (1 settimana o 3 mesi), scala a 3 punti del HDI, scala Likert a 4 o 5 punti, qualità della vita misurata con SF-12 o SF-36 e durata della cefalea. Nella maggior parte degli studi l’efficacia degli interventi di fisioterapia è stata valutata solo a breve termine.

I risultati dell’analisi quantitativa attraverso NMA hanno indicato che una combinazione di varie tecniche di fisioterapia passiva (tra cui massaggio, trazione, stretching e consigli sulla correzione della postura) più TENS così come la combinazione di terapia manuale (mobilizzazioni articolari) con esercizio e correzione della postura sono probabilmente gli approcci di fisioterapia più efficaci per ridurre l’intensità o la frequenza della cefalea nei pazienti con TTH. Anche il dry needling sembra un trattamento efficace, ma questi risultati devono essere interpretati con cautela a causa dell’alto rischio di bias nello studio.

Da notare come nessuna tecnica di fisioterapia da sola sia efficace quanto la combinazione di più approcci, per esempio nessuna delle tecniche passive da sola differisce dai controlli o dalla terapia abituale, ma se combinate insieme sono superiori per efficacia, così come terapia manuale ed esercizi che non sono così efficaci come la combinazione di entrambe. Una possibile spiegazione potrebbe essere data dalla risposta all’effetto placebo, effetto maggiore con il maggior numero di interventi attuati.

Purtroppo non è stato possibile aggregare nella NMA durata della cefalea e qualità della vita, oltre al fatto che non è stato possibile valutare quantitativamente i risultati a medio o lungo termine, poiché la maggior parte degli articoli riportava solo risultati a breve termine.

Nel complesso, i risultati di questa revisione sistematica e di precedenti revisioni indicano che una combinazione di vari interventi fisioterapici, comprese tecniche hands-on (come tecniche di terapia manuale e di trattamento dei tessuti molli), consigli sulla correzione della postura, esercizi e/o TENS sono più efficaci delle terapie abituali. In base ai dati attuali non è possibile valutare se la fisioterapia possa ridurre o addirittura sostituire l’assunzione di farmaci, poiché nella maggior parte degli studi per motivi etici ai pazienti era concesso continuare il regime terapeutico.

Secondo gli autori i risultati di questa revisione suggeriscono che una combinazione di varie tecniche di fisioterapia passiva (incluse mobilizzazione articolare e tecniche dirette ai tessuti molli) con esercizio, correzione della posturale e/o TENS sono gli interventi fisioterapici più efficaci per ridurre a breve termine intensità e frequenza della cefalea nei pazienti con TTH, quindi questi interventi possono essere considerati in aggiunta alle cure abituali. Le singole tecniche fisioterapiche non sembrano essere efficaci quanto la combinazione di varie tecniche. Tutto questo è supportato da una qualità delle evidenze da molto bassa a moderata, per cui sono necessarie ulteriori ricerche per confermare i risultati e soprattutto per studiare gli effetti a medio e lungo termine.

Implicazioni cliniche

  • Gli interventi fisioterapici combinati sono efficaci per ridurre l’intensità e la frequenza della cefalea e possono essere utilizzati come terapia aggiuntiva agli interventi farmacologici.
  • Le singole tecniche di fisioterapia non sembrano essere efficaci quanto la combinazione di varie tecniche.
  • Sono necessari ulteriori ricerche sugli effetti a medio e lungo termine e più studi con basso rischio di bias.

Jung A, Eschke RC, Struss J, Taucher W, Luedtke K. Effectiveness of physiotherapy interventions on headache intensity, frequency, duration and quality of life of patients with tension-type headache. A systematic review and network meta-analysis. Cephalalgia. 2022 Aug;42(9):944-965.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35236143/

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