Efficacia degli esercizi di controllo motorio rispetto ad altre terapie muscoloscheletriche in soggetti con pelvic girdle pain di origine sacroiliaca

Il Pelvic girdle pain (PGP) rappresenta un piccolo ma significativo gruppo di disturbi muscoloscheletrici associati all’articolazione sacroiliaca e alle circostanti strutture muscoloscheletriche e legamentose. Specifiche condizioni infiammatorie di questa articolazione, come la sacroileite, sono in genere quelle più diagnosticate, sebbene PGP si presenti spesso come “non specifico”, insorga durante o immediatamente dopo la gravidanza o in seguito a traumi al bacino che comportano fratture o lesioni legamentose.

Il dolore causato dall’articolazione sacroiliaca può essere localizzato o pseudoradicolare, la sua prevalenza varia a seconda degli studi e può causare dolore a inguine, glutei e coscia, alterare la biomeccanica del cingolo pelvico e influenzare così attività di vita quotidiane e movimenti funzionali. Tra i fattori di rischio sono riportati in letteratura pattern anormale di cammino, eterometria degli arti inferiori, scoliosi, trauma diretto, fusione naturale tra rachide lombare e osso sacro, esiti di chirurgia, cause idiopatiche e gravidanza. Nelle donne in gravidanza, l’aumentata lassità dei tessuti molli circostanti l’articolazione sacroiliaca e il maggior volume del liquido sinoviale possono portare ad aumentato movimento di questa articolazione, diminuendo l’efficienza nella trasmissione dei carichi e aumentando le forze di taglio nell’articolazione. Anche se PGP probabilmente deriva da cause multifattoriali come il low back pain all’interno del modello biopsicosociale, questa revisione si è concentrata su PGP di origine sacroiliaca.

Gli interventi fisioterapici messi in atto per ridurre o alleviare i sintomi originati dall’articolazione sacroiliaca includono mobilizzazioni articolari manuali e manipolazioni, cinture sacroiliache, massaggio, educazione del paziente, condizionamento aerobico, esercizio terapeutico, compresi esercizi di controllo motorio, e terapie fisiche. Secondo gli autori di questo articolo c’è urgente bisogno di strategie di intervento efficaci per la gestione di PGP di origine sacroiliaca, per cui questa revisione sistematica con meta-analisi ha cercato di determinare l’efficacia degli esercizi di controllo motorio su dolore e disabilità nei pazienti con PGP di origine sacroiliaca.

Sono stati inclusi nella revisione dodici trial clinici randomizzati controllati, di cui sei inseriti nella meta-analisi. Gli studi includevano 1407 partecipanti con PGP di origine sacroiliaca, età media 25,5-42,1 anni. Dieci studi avevano incluso solo donne nel periodo periparto, solo uno studio soggetti di entrambi i sessi, nel resto non era specificato. Riguardo le misure di outcome, tutti gli RCT hanno utilizzato per il dolore una scala visuale analogica (VAS), per la funzionalità autoriferita alcuni studi Pelvic Girdle Questionnaire (PGQ), altri Disability Rating Index (DRI) e altri ancora Oswestry Disability Index (ODI).

Per esercizi di controllo motorio si intendeva esercizi di rinforzo dei muscoli del cingolo pelvico, esercizi di tilt pelvico con contrazione volontaria dei muscoli del pavimento pelvico, così come esercizi che coinvolgevano abduzione ed estensione di anca, crunch addominali, mentre le altre terapie muscoloscheletriche usate come controllo comprendevano massaggio, rilassamento, mobilizzazioni articolari, terapie fisiche, impacchi caldi, esercizi di rinforzo e mobilità, manipolazioni, dispositivi di riallineamento pelvico tra cui cinghie lombopelviche non rigide. 

Quattro RCT hanno paragonato gli esercizi di controllo motorio da soli ad altre terapie muscoloscheletriche, mentre gli altri otto hanno paragonato gli esercizi di controllo motorio combinati con altre terapie alle terapie muscoloscheletriche. Le caratteristiche degli esercizi di controllo motorio variavano tra gli studi: erano inclusi training dei muscoli del pavimento pelvico, esercizi di stabilizzazione locale, esercizi di stabilizzazione specifici ed esercizi di stabilizzazione della pelvi, tutti con l’obiettivo di reclutare i muscoli del cingolo pelvico, con durata considerevolmente differente, da 1 a 20 settimane.

Nonostante il numero limitato di studi di elevata qualità, i risultati complessivi dello studio hanno rivelato con elevata qualità di evidenze che gli esercizi di controllo motorio da soli hanno dimostrato di essere inefficaci in termini di riduzione del dolore rispetto alle terapie muscoloscheletriche, anche se hanno dimostrato di essere lievemente efficaci in termini di riduzione della disabilità a breve termine. Comunque, la combinazione di esercizi di controllo motorio con le altre terapie muscoloscheletriche è stata riscontrata con forte evidenza essere più efficace delle terapie muscoloscheletriche da sole nel ridurre dolore e disabilità a breve termine.

Quindi, secondo gli autori, i clinici dovrebbero tenere conto che l’approccio più efficace è combinare gli esercizi di controllo motorio con le terapie muscoloscheletriche, in pratica interventi attivi e passivi, anche se questo non può essere applicato a tutti i pazienti con PGP di origine sacroiliaca in quanto gli studi esaminati includevano principalmente donne nel periodo periparto.

Mapinduzi J, Ndacayisaba G, Mahaudens P, Hidalgo B. Effectiveness of motor control exercises versus other musculoskeletal therapies in patients with pelvic girdle pain of sacroiliac joint origin: A systematic review with meta-analysis of randomized controlled trials. J Back Musculoskelet Rehabil. 2021 Dec 14. Epub ahead of print.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34957990/

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