Effetti di tre strategie di running retraining nel dolore femororotuleo

Modificare la tecnica di corsa con semplici istruzioni può potenzialmente migliorare la biomeccanica dell’arto inferiore. Questa strategia, di conseguenza, potrebbe ridurre il carico dell’articolazione femororotulea, anche se gli effetti del running retraining nei runner con dolore femororotuleo (PFP) non sono ancora chiari.

L’obiettivo di questo studio è stato valutare gli effetti immediati e nel medio termine della transizione da un appoggio di retropiede a un appoggio di avampiede (FF), dell’aumento della cadenza del 10% (CAD10%) e dell’inclinazione anteriore del tronco (FTL), dopo un programma di running retraining di 2 settimane, sull’intensità del dolore, sulla funzionalità, sulla cinematica dell’arto inferiore e sull’attivazione muscolare nei runner con PFP.

Sono stati inclusi nello studio 18 runner (9 maschi e 9 femmine) con PFP. Il dolore e la funzionalità sono stati valutati con l’Anterior Knee Pain Scale, la Lower Extremity Functional Scale e la VAS prima e dopo il programma di running retraining e a un follow up a 6 mesi.
I runner inclusi nello studio hanno eseguito due sessioni di valutazione biomeccanica (analisi cinematica con video analisi e dell’attività muscolare con EMG), al baseline e entro 3 giorni dal termine del programma di running retraining. Le valutazioni sono state eseguite durante una corsa di 2 minuti su treadmill a velocità confortevole, senza alcuna istruzione al baseline e chiedendo invece di correre con la tecnica appresa nella seconda valutazione (post running retraining).

Per il programma di running retraining, i partecipanti sono stati randomizzati in 3 gruppi: 1) gruppo FF, 2) gruppo CAD10% e 3) gruppo FTL. Ciascun gruppo ha effettuato 2 settimane (4 sessioni a settimana) di running retraining su treadmill. Ai runner nel gruppo FF è stato chiesto di adottare un appoggio di avampiede; ai runner nel gruppo CAD10% di aumentare la cadenza del 10% (cadenza target indicata da un metronomo); ai runner nel gruppo FTL è stato chiesto di correre inclinando il tronco anteriormente.

I risultati dello studio hanno mostrato un miglioramento della funzionalità significativo e rilevante al termine del programma di 2 settimane di running retraining e al follow up a 6 mesi nei gruppi FF e FTL. Il gruppo CAD10% ha mostrato un miglioramento clinicamente rilevante al follow up a 6 mesi (i runner in questo gruppo hanno avuto una durata maggiore dei sintomi). Indipendentemente dal gruppo, è stata osservata una riduzione del dolore del 54% al termine del programma e del 75% a 6 mesi.
I benefici clinici, dimostrati da miglioramenti del dolore e della funzionalità, non sono stati associati a cambiamenti cinematici e dell’attività muscolare significativi, ad esclusione di un maggior angolo di flessione plantare nel gruppo FF e a una maggiore flessione del tronco nel gruppo FTL. I cambiamenti cinematici e elettromiografici non possono quindi spiegare completamente i miglioramenti clinici. Il gruppo FF ha mostrato un cambiamento maggiore dell’attività muscolare. Il cambiamento dello schema di appoggio iniziale del piede ha aumentato maggiormente l’attivazione muscolare del gastrocnemio e del retto femorale nella fase terminale di oscillazione, confrontato con le altre strategie. La pre-attivazione del gastrocnemio potrebbe essere associata con un appoggio di avampiede al contatto iniziale al suolo. La pre-attivazione di questi muscoli potrebbe rappresentare inoltre una strategia per influenzare la stiffness dell’arto inferiore per assorbire l’impatto.

La strategia di running retraining, per migliorare i sintomi nei runner con PFP, dovrà essere scelta valutando l’efficacia dei differenti approcci in base alla presentazione clinica individuale.
È importante sottolineare che i miglioramenti clinici, come mostrati anche in studi precedenti che hanno utilizzato un identico programma di running retraining, potrebbero essere semplicemente la conseguenza di una riduzione del carico. I runner infatti hanno percorso nelle 2 settimane una distanza totale inferiore a quella abituale.

dos Santos AF, Nakagawab TH, Lessi GC, et al. Effects of three gait retraining techniques in runners with patellofemoral pain. Phys Ther Sport. 2019.

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1466853X18304693

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