Effetti della mobilizzazione vertebrale sul sistema nervoso simpatico

La terapia manuale (MT) comprende tecniche di mobilizzazione articolare passiva a livello spinale. Per mobilizzazione spinale si intendono movimenti graduali, passivi e oscillatori applicati al rachide per tutto il range articolare disponibile. La letteratura oltre a giustificare l’effetto della tecnica mediante la teoria del gate control e degli effetti biomeccanici evidenzia una risposta del sistema nervoso simpatico (SNS) coordinata a livello centrale a livello mesencefalico, in particolare dall’area grigia dorsale peri-acquedottale (dPAG) (Evans DW et. al 2002). L’ aumento dell’eccitabilità del SNS è correlata ad un effetto analgesico endogeno proprio attraverso queste vie specifiche (dPAG). Sebbene questo sia di grande importanza, l’aumento del tono del SNS può influenzare la percezione del dolore anche attraverso i sistemi di vasoregolazione (Dayon et. al 2008). Altri autori (Petersen N. et. al 1993) utilizzano un altra teoria per descrivere l’aumento del tono del SNS, questa si riferisce al posizionamento anatomico della catena latero-vertebrale in prossimità della colonna e rappresenta la base della teoria di influenza regionale (esiste una diversa risposta del SNS dipendente dalla regione della colonna vertebrale mobilizzata).

L’obiettivo primario della revisione è valutare la letteratura che si è occupata degli effetti della mobilizzazione spinale sul SNS in soggetti sani e sintomatici. L’obiettivo secondario è quello di stabilire l’attuale livello di evidenza che supporta un cambiamento del tono del simpatico in seguito a mobilizzazione spinale. Dalla ricerca su cinque banche dati online (Ovid Medline, Embase, AMED, PEDro e Cochrane Library) sono stati inclusi sette RCT pubblicati tra il 1993 ed il 2010. Tutti gli studi inclusi nella revisione sono stati valutati di elevata qualita? secondo la PEDro rating scale ed hanno dimostrato cambiamenti statisticamente significativi negli outcome parametrici relativi al sistema simpatico valutati. Sono stati esclusi dalla revisione RCT che hanno valutato gli effetti di manovre ad alta velocità e piccola ampiezza (HVLA) e mobilizzazioni con movimento (MWM). Sono inoltre stati esclusi gli RCT che hanno preso in considerazioni gli effetti a lungo termine (oltre le 24h).

Le misure di outcome utilizzate per valutare il cambiamento del tono del SNS mostrano un aumento evidente a livello dei parametri di conduttanza cutanea, temperatura della pelle, frequenza cardiaca, pressione arteriosa e frequenza respiratoria sulla popolazione sana. Un solo studio con popolazione sintomatica è stato inserito nella presente revisione e questo ne diminuisce il livello di evidenza.

Gli autori concludono affermando che la mobilizzazione spinale provoca una naturale risposta eccitatoria del SNS indipendentemente dal livello della colonna vertebrale mobilizzata. Sono necessari più studi su pazienti sintomatici per valutare, in un contesto clinico, l’eccitazione del SNS in concomitanza con l’ipoalgesia. Lo step successivo che verrebbe spontaneo indagare è l’efficacia delle manipolazioni HVLA e delle MWM, ma ad oggi in letteratura non esistono sufficienti studi di qualità per poter trarre conclusioni in merito.

Emanuele Tortoli – Fisioterapista, SPT, DO (Escuela de Osteopatia de Madrid)
Luca Cossarini -Fisioterapista, DO (Escuela de Osteopatia de Madrid)

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Kingston L, Claydon L, Tumilty S. The effects of spinal mobilizations on the sympathetic nervous system: a systematic review. Man Ther. 2014 Aug;19(4):281-7.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24814903

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