Dolore plantare: una guida pratica

Il dolore plantare (PHP) è associato ad una scarsa qualità della vita e una ridotta funzionalità. Interessa principalmente gli adulti sedentari, oltre che rappresentare un disturbo molto frequente nei runner. È caratterizzato da dolore al primo passo e durante le attività in carico, soprattutto dopo periodi di riposo.

L’obiettivo di questo studio è stato sintetizzare i risultati di RCT di elevata qualità metodologica per sviluppare una guida pratica per la gestione clinica del PHP.

La guida pratica è stata sviluppata interpretando i risultati della revisione sistematica (dati quantitativi) attraverso il ragionamento clinico e le prospettive di esperti e di un sondaggio tra i pazienti (dati qualitativi). Sono stati inclusi 51 studi, con un totale di 4351 partecipanti.

La guida pratica comprende una “approccio centrale” per la gestione del PHP che consiste in semplici strategie di auto-trattamento: stretching della fascia plantare e taping di supporto. Queste strategie devono essere associate a educazione del paziente che deve comprendere una valutazione individuale per individuare gli interventi educativi necessari, come consigli sulle calzature, strategie per aumentare l’aderenza, gestione del carico per interrompere periodi prolungati di carico statico o improvvisi cambi nell’allenamento negli atleti, supporto di comorbilità (ad esempio diabete di tipo 2), insegnare ai pazienti a monitorare ed interpretare il dolore in risposta alle attività. L’approccio centrale dovrebbe essere adottato almeno per 4-6 settimane prima di considerare altre strategie di trattamento.

Approccio centrale per la gestione del dolore plantare basato sulle migliori evidenze disponibili, le opinioni degli esperti e la voce dei pazienti. Il livello superiore indicato con “DO” (taping, stretching e educazione) indica le strategie di trattamento iniziali raccomandate per ogni paziente. La valutazione individuale (“DECIDE”) indica gli aspetti educativi specifici che possono essere necessari.

Le onde d’urto rappresentano la terapia fisica strumentale con le migliori evidenze a supporto. Possono essere utilizzate in presenza di sintomi persistenti o quando l’approccio centrale fallisce. Se i pazienti non hanno una risposta favorevole all’approccio centrale o alle onde d’urto, sono disponibili altre strategie di trattamento. I plantari rappresentano una strategia che può essere considerata. La prescrizione dei plantari, preconfezionati o personalizzati, prevede nella pratica clinica un processo sia di educazione sia di eventuale modificazione per ottimizzare dosaggio di utilizzo e caratteristiche biomeccaniche, ma questi aspetti non sono stati indagati in letteratura. Il dry needling ha un effetto positivo, anche se molto lieve, sul dolore nel breve termine, se associato ad altre strategie. L’efficacia degli esercizi di rinforzo deve essere valutata con attenzione.

Morrissey D, Cotchett M, Said J’Bari A, Prior T, Griffiths IB, Rathleff MS, Gulle H, Vicenzino B, Barton CJ. Management of plantar heel pain: a best practice guide informed by a systematic review, expert clinical reasoning and patient values. Br J Sports Med. 2021 Mar 30:bjsports-2019-101970.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33785535/

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