Dizziness, instabilità, disturbi visivi e controllo posturale dopo colpo di frusta

Una percentuale compresa tra il 10 e il 40% delle persone che subiscono un colpo di frusta rischiano disturbi cronici, tra questi il 70% hanno alterazioni dell’equilibrio o dizziness (vertigine cervicogenica), sintomi che spesso si presentano precocemente dopo il trauma. Frequentemente si associano anche altri disturbi del controllo posturale: anomalie nel controllo del movimento oculare e cervico-cefalico oltre che alterazioni del senso di posizione del collo e degli arti superiori.

Scopo dello studio è sottolineare i possibili collegamenti tra dizziness e disturbi posturali e soprattutto valutare se in letteratura vi sono evidenze che indicano come tali segni e sintomi possono essere considerati fattori prognostici negativi per una cronicizzazione dei disturbi dopo colpo di frusta, evidenziando così l’importanza per il clinico di effettuare una valutazione accurata di questi aspetti.

É emerso che dizziness e disturbi posturali sono spesso coesistenti dopo un colpo di frusta. Infatti il trauma alterando la funzione muscolo-articolare può determinare modificazioni della funzione dei propriocettori presenti in loco, con conseguenti variazioni degli input di origine cervicale e problemi nel timing e nella processazione a livello del sistema di controllo posturale. Ciò può influire negativamente sui riflessi vestibolo-spianle e cervico-oculomotore, e di conseguenza sul riflesso vestibolo-oculare, creando un circolo vizioso di alterazioni tra i diversi sistemi propriocettivo, posturale, vestibolare e visivo. Inoltre si deve tenere presente che spesso, in seguito al trauma, intervengono anche fattori psicologici (stress, ansia, etc.) che possono attivare il sistema nervoso simpatico (SNS), il quale a sua volta contribuisce all’alterata funzione muscolo-articolare incrementando il circolo vizioso suddetto; il SNS interferisce inoltre con la modulazione del dolore a livello centrale (sensibilizzazione centrale), favorendo la cronicizzazione.

Questo fa intuire che l’approccio a questi pazienti non dovrebbe essere indirizzato solo alla gestione dei disturbi cervicali, che possono essere la causa iniziale degli alterati input propriocettivi, ma va tenuta in considerazione anche la gestione dei disturbi posturali nel complesso considerando quindi anche riabilitazione vestibolare e dei disturbi di controllo del movimento oculare e cervico-cefalico. Purtroppo questo approccio, che possiamo definire multimodale é ancora agli inizi, sono presenti pochissimi studi al riguardo. Però ve ne sono diversi che affrontando il solo trattamento di alcuni aspetti del controllo posturale ed hanno evidenziato l’ottenimento di outcome significativi anche nella riduzione del dolore, miglioramento del Rom ed altri aspetti non facenti parte del sistema oggetto del trattamento; questo può avvalorare il presupposto che i vari sistemi siano strettamente correlati.

Vi è unanimità in letteratura nel considerare che i fattori prognostici negativi sono di tipo multifattoriali e si presentano precocemente dopo il trauma: sensibilizzazione centrale del dolore e distress psicologici sono tra questi. Ulteriori evidenze sono ancora necessarie per avvalorare il fatto che anche dizziness e instabilità posturale lo siano, sebbene diversi studi lo hanno confermato e la frequente correlazione tra questi segni e sintomi e la presenza di problematiche psicologiche o di la modulazione centrale del dolore (connessioni anche patofisiologiche) ne sono un’ulteriore conferma.

Chiara Arbasetti – Fisioterapista, OMT

Treleaven J. Dizziness, unsteadiness, visual disturbances, and postural control: implications for the transition to chronic symptoms after a whiplash trauma. Spine (Phila Pa 1976). 2011 Dec 1;36(25 Suppl):S211-7.

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22020615

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