Composizione corporea nei soggetti con dolore femororotuleo

La prevalenza di sovrappeso e obesità è in preoccupante aumento nel mondo. Oltre a un rischio aumentato di numerosi disturbi, sovrappeso e obesità sono dannose anche per il sistema muscoloscheletrico, con effetti sistemici (come aumento di produzione di tessuto adiposo e amplificazione del profilo infiammatorio) e meccanici. I cambiamenti sistemici hanno un effetto deleterio sul volume della cartilagine rotulea. Meccanicamente, l’articolazione femororotulea è l’articolazione principalmente interessata da sovrappeso e obesità, dato che è sottoposta a carichi fino a 11 volte il peso corporeo durante numerose attività funzionali, come salire e scendere le scale, inginocchiarsi e correre.

Gli obiettivi di questo studio sono stati confrontare: (1) indice di massa corporea (BMI), massa grassa e massa magra in individui non sportivi con dolore femororotuleo (PFP) e individui senza dolore e (2) BMI, massa grassa e massa magra in individui PFP e individui senza dolore suddivisi per sesso.

Durante la sessione di test, ai partecipanti è stata valutata la composizione corporea tramite impedenza bioelettrica (BMI, percentuale di massa grassa e percentuale di massa magra). I partecipanti hanno compilato il Baecke Habitual Physical Activity Questionnaire per valutare il livello di attività fisica. Per i partecipanti con PFP è stata utilizzata la scala VAS per la valutazione del dolore nel mese precedente.

I risultati dello studio hanno mostrato che le femmine con PFP, ma non i maschi con PFP, hanno un maggior BMI, confrontate con i controlli. Solo le femmine con PFP presentano una percentuale maggiore di massa grassa, confrontate con le femmine senza dolore. Questo risultato è importante perché un aumento della massa grassa non è associato solamente a un carico maggiore nell’articolazione femororotulea, ma anche a cambiamenti sistemici (le adipochine prodotte dal tessuto adiposo possono alterare il metabolismo cartilagineo e contribuire ai fenomeni degenerativi). Il PFP può essere un precursore dell’artrosi femororotulea e l’obesità sembra avere un impatto nella patogenesi di questo disturbo. Di conseguenza, un aumento della massa grassa può indicare le femmine con PFP a rischio maggiore di sviluppare artrosi.
Le femmine con PFP hanno una percentuale di massa magra inferiore rispetto alle femmine senza dolore. In uno studio precedente, la massa magra è stata il principale fattore predittivo della forza di anca e ginocchio. Inoltre, la riduzione di attività fisica associata agli effetti dell’obesità (ad esempio, una riduzione della massa magra e un aumento della massa grassa) può avere un impatto negativo sulla qualità del tessuto muscolare per l’infiltrazione di tessuto adiposo nel muscolo.
Interessante, non è stata evidenziata una differenza significativa nei livelli di attività fisica tra gli individui con e senza PFP. Questo risultato mette in discussione l’idea che sovrappeso e obesità siano una conseguenza del dolore, conseguenti a una riduzione del livello di attività. Comunque, gli individui con PFP possono ridurre i livelli di attività fisica per la presenza di un dolore persistente o per le alterazioni del profilo psicologico, con un rischio maggiore di sovrappeso, con un aumento del BMI e/o della massa grassa e una riduzione della massa magra, generando ipoteticamente un circolo vizioso del dolore, con un conseguente peggioramento delle alterazioni psicologiche.

Dato che obesità e sovrappeso sono fattori modificabili, i professionisti sanitari dovrebbero considerare BMI e composizione corporea come parte della valutazione e del trattamento dei soggetti con PFP, in modo particolare nelle femmine che spesso presentano una percentuale maggiore di massa grassa e una percentuale minore di massa magra, confrontate con i soggetti senza dolore.

Ferreira AS, Mentiplay BF, Taborda B, Pazzinatto MF, de Azevedo FM, Silva DO. Exploring overweight and obesity beyond body mass index: A body composition analysis in people with and without patellofemoral pain. J Sport Health Sci. 2021 Jun 18:S2095-2546(21)00068-5.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34153479/

Lascia un commento

Se hai osservazioni, suggerimenti o link a studi scientifici sull'argomento, condividili con noi!