Caratteristiche cliniche nei soggetti con dizziness cervicogenica

La Dizziness Cervicogenica (DC) è riferita come una sindrome clinica nella quale la sensazione di instabilità è solitamente associata a dolore e/o disfunzioni a carico del rachide cervicale.

Nonostante il crescente numero di evidenze, la DC rappresenta ad oggi una sfida diagnostica visto che sia la sensazione di instabilità che il dolore cervicale sono riferiti come sintomi molto comuni, i quali possono sottendere a cause multifattoriali e complesse. Difatti il percorso diagnostico più appropriato descritto in letteratura è proprio quello della diagnosi per “rule out” delle patologie serie che potenzialmente possono essere causa di dizziness, vista anche la mancanza di test diagnostici affidabili e validi per poter includere tale diagnosi.

Ciò ha spinto alcuni autori a ricercare dei fattori che potessero essere utili a identificare un profilo clinico e differenziare la DC rispetto ad altre cause di dizziness.

Questa revisione sistematica prevede l’inclusione proprio di quest’ultima tipologia di studi con l’obiettivo di identificare alcune caratteristiche cliniche che potrebbero essere di aiuto nel processo diagnostico e a carpire alcune “sfumature” utili alla presa in carico di questo tipo di pazienti.

Dai risultati emergono sostanzialmente alcune caratteristiche cliniche (rispetto ad altre patologie) con dati più consistenti a supporto, quindi più “valide”, e altre caratteristiche cliniche con dati meno consistenti e, non per questo meno importanti, che andranno poi confrontate e valutate sulla persona nel setting clinico.

Le caratteristiche cliniche più affidabili da ricercare in anamnesi e attraverso esame fisico sono rappresentate da:

alterazioni all’esame posturografico rispetto a patologie vestibolari o soggetti sani (piccole oscillazioni tipicamente latero-laterali)

-presenza di un nesso di causalità temporale tra dolore cervicale e insorgenza della dizziness, con necessaria esclusione di altre cause potenziali.

Le caratteristiche cliniche meno affidabili a livello di significatività statistica, ma comunque rilevanti sono rappresentate da:

aggravamento della intensità della dizziness durante movimenti rapidi del capo (soprattutto estensione)

durata della dizziness variabile e ingravescente nel corso del tempo (da sensazione che dura pochi secondi fino a presenza costante nella giornata)

senso di instabilità tendenzialmente riferito come “non rotatorio”

-maggiore sensibilità al dolore rispetto alle manovre provocative in mobilizzazione postero-anteriore del rachide cervicale medio-alto riscontrabili rispetto ad altri soggetti-

-possibile restrizione del ROM cervicale attivo

-possibile positività al cervical relocation test (dove mancano però dati di accuratezza affidabili e validi).

Nonostante la qualità delle evidenze incluse sia da moderata a bassa, quesa revisione ci suggerisce comunque di programmare la valutazione di fisioterapia muscoloscheletrica (in ottica multidisciplinare se possibile) sull’esclusione di patologie serie come fonte di dizziness, sulla ricerca successiva di un nesso causale o associativo con dolore cervicale e/o disfunzioni a carico del rachide cervicale e, in ultima istanza, della componente sensomotoria per poter poi impostare un processo decisionale condiviso con la persona ed un trattamento appropriato.

Trattamento che in base alla valutazione potrà essere indirizzato verso una componente muscoloscheletrica, oppure in assenza di nesso causale verso una componente sensomotoria ed infine eventualmente a una rivalutazione multidisciplinare nel caso fossero sfuggiti elementi sottendenti ad altre cause.

Knapstad MK, Nordahl SHG, Goplen FK. Clinical characteristics in patients with cervicogenic dizziness: A systematic review. Health Sci Rep. 2019 Jul 26;2(9):e134.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31624772/

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