Associazione del dolore correlato a disturbi temporomandibolari con emicrania e cefalea di tipo tensivo

La prevalenza dei sintomi di disturbi temporomandibolari (TMD) varia significativamente tra le popolazioni, infatti una recente revisione sistematica ha indicato che la prevalenza di almeno un segno clinico di TMD varia tra il 5 e il 60%, mentre secondo un altro studio il dolore nella regione temporomandibolare è un segno clinico comune, che si verifica in circa il 10% dei soggetti adulti.

Le cefalee primarie, emicrania e cefalee di tipo tensivo (TTH), colpiscono più di 2,5 miliardi di individui in tutto il mondo e un recente studio globale ha classificato le cefalee come la seconda causa principale dopo la lombalgia di anni persi a causa della disabilità. Il dolore correlato a TMD, di natura muscolare (mTMD) o articolare (jTMD), si verifica raramente in modo isolato, approssimativamente solo nel 17% dei casi si verifica senza comorbilità di altre condizioni di dolore. Spesso il dolore correlato a TMD è associato ad altri dolori cronici che causano una significativa disabilità fisica e psicologica, tra cui le cefalee, come l’emicrania e TTH, che sono frequentemente riferite sia con mTMD che con jTMD.

Questo studio, che ha utilizzato la metodologia bayesiana, aveva come obiettivo esaminare l’associazione del dolore legato a TMD con le cefalee severe (emicrania e TTH) in un periodo di follow-up di 11 anni, nell’ipotesi che esistesse un’associazione prospettica tra il dolore legato a TMD e le cefalee severe.

Sono stati utilizzati dati dalle indagini “Health 2000” (baseline) e “Health 2011” (follow-up), condotte dal Finnish Institute for Health and Welfare (THL), che hanno coinvolto 9922 partecipanti di età maggiore di 18 anni, registrando informazioni tramite questionari autosomministrati e interviste. L’indagine “Health 2011” includeva molti studi più piccoli specifici per disturbo o gruppi di disturbi, ad esempio i partecipanti che avevano riferito di soffrire di cefalee severe (da moderata a intensa) erano stati invitati a partecipare a uno studio chiamato “Migraine Sub-study”, rispondendo a domande sui tipi di mal di testa, la gravità e il loro impatto.

Questo studio ha utilizzato un sottoinsieme della popolazione sottoposta a un esame clinico orale, compreso esame dei TMD, alla baseline (Health 2000 Survey) e che ha risposto alle domande relative alle cefalee gravi sia alla baseline che al follow-up (Migraine Sub-study of the Health 2011 Survey) (530 partecipanti). Da questo sottoinsieme, sono stati creati due set di dati per studiare l’insorgenza dell’emicrania (dataset 1, solo partecipanti senza emicrania, ma non di altri mal di testa) e del TTH (dataset 2, solo partecipanti che non soffrivano di TTH o altri mal di testa, tranne l’emicrania), e sono stati analizzati separatamente.

L’analisi dei dati ha dimostrato nessuna associazione tra la presenza alla baseline di mTMD e jTMD con la presenza di emicrania al follow-up. La presenza di mTMD alla baseline è stata riscontrata predire la presenza di TTH al follow-up, mentre jTMD alla baseline non è associata a TTH al follow-up. Secondo gli autori, questi risultati sono stati valutati come affidabili dopo l’applicazione di analisi di sensibilità bayesiane. Un’interpretazione di questi risultati può essere l’esistenza di diversi meccanismi che svolgono un ruolo nell’associazione tra diverse condizioni dolorose correlate a TMD e la presenza di cefalee severe.

Ashraf J, Närhi M, Suominen AL, Saxlin T. Association of temporomandibular disorder-related pain with severe headaches-a Bayesian view. Clin Oral Investig. 2021 Jul 5. Epub ahead of print.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34224000/

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